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Poi, certo, l'eguaglianza assoluta - quella di cui ci parlò Platone - non è di questa Terra, e dopotutto non è neppure desiderabile. Per esaltare le qualità degli individui, per metterle al servizio dell'interesse collettivo, ci serve un'eguaglianza nei punti di partenza, non già all'arrivo. Oggi però sappiamo qual è il mandato che la crisi consegna all'autorità ritrovata degli Stati, nonché alle regole plasmate dagli Stati: una disuguaglianza ben temperata.
michele.ainis@uniroma3.it